Il Joint Research Centre (JRC) lancia 3 bandi per la formazione e lo sviluppo delle capacità e apre i suoi laboratori di Ispra
Un'opportunità per le università, PMI, settori pubblico e privato
Il Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea apre, a fini di formazione e capacity building, i suoi laboratori dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e le sue strutture scientifiche a persone che lavorano nel mondo accademico, nelle PMI e più in generale nel settore pubblico e privato.
Dopo una fase pilota di successo, sono stati, infatti, pubblicati tre nuovi bandi per la formazione e lo sviluppo di capacità presso i laboratori del JRC nell’ambito del nuovo quadro di riferimento. Per la prima volta, questo include anche i laboratori dell’European Laboratory for Structural Assessment (ELSA), il Laboratorio europeo di valutazione strutturale, che offre due strutture nell'ambito del programma per l'accesso aperto alle infrastrutture di ricerca del JRC:
- il più grande impianto di bar Hopkinson al mondo (HopLab), che viene utilizzato per studiare materiali e componenti strutturali per carichi dinamici molto veloci, come quelli dovuti a esplosioni e impatti, dove è necessaria la conoscenza del comportamento del materiale sotto elevati tassi di deformazione;
- il muro di reazione (Reaction Wall) ELSA (il più grande d'Europa), che viene utilizzato per testare la vulnerabilità degli edifici ai terremoti e ad altre minacce alla stabilità strutturale.
I due bandi per il HopLab e il ReactionWall aprono il 1. febbraio 2023 e chiudono il 31 marzo 2023.
Il laboratorio di nanobiotecnologia del JRC dispone di strutture all'avanguardia per gli studi interdisciplinari, con particolare attenzione alla caratterizzazione dei nanomateriali, delle nanomedicine, dei materiali avanzati e delle micro (nano)plastiche. Il lavoro istituzionale si concentra sullo sviluppo di una comprensione scientifica delle proprietà fisico-chimiche di questi materiali e delle loro interazioni con i sistemi biologici.
Nel laboratorio lavora un team multidisciplinare di scienziati, tra cui chimici, fisici, biologi e scienziati dei materiali con una vasta esperienza nei campi della caratterizzazione fisico-chimica dei materiali e delle nanobioscienze.
Le istituzioni utenti possono condurre una serie di attività di ricerca, dagli studi sperimentali proof-of-concept alla sperimentazione/ottimizzazione delle tecnologie in via di sviluppo. Il laboratorio è anche la struttura pilota per il progetto di formazione e sviluppo delle capacità.
Il bando NanoBiotech ha la stessa data di apertura, ma viene chiuso il 30 aprile 2023.
Fonte e immagine: Commissione europea
